Il sistema definito dal D.Lgs. 758/94 (contestazione, foglio di prescrizione, ammissione al pagamento) ha un unico, enorme difetto: ha annullato il confronto. Di fatto, l’unico modo per presentare le proprie ragioni, avverse ad un foglio di prescrizione, è non ottemperare e andare al processo. E chi è che, pensando di avere ragione, decide di partire con un processo penale, che secondo Il Sole 24 Ore dura mediamente 1600 giorni, quando accettando di seguire una prescrizione dei tecnici dell’ASL se la potrebbe cavare con una sanzione di qualche centinaio di euro, nei casi più gravi qualche migliaio? Il guaio è che, eliminando il confronto, si è persa una importante opportunità di crescita professionale, dei tecnici e dei datori di lavoro come degli UPG. Non si è dato modo di selezionare una classe professionale sulla base della reale capacità di sapere rispettare la legge, i datori di lavoro si cullano nella pretesa imprevedibilità delle sanzioni, che sembra capitino slegate da ogni criterio di effettività delle violazioni, gli UPG, raramente messi alla prova, vacillano tra una pretesa infallibilità e l’aderenza a pratiche minimali. Naturalmente al netto di casi di eccellenza, che sono presenti in ogni categoria.
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Sanzioni in materia di salute e sicurezza: un sistema difettato? – Teknoring