Una procura nazionale contro gli incidenti sul lavoro? | Teknoring

La creazione di una procura nazionale contro gli incidenti sul lavoro sembra essere la ricetta che il sistema Italia ha intenzione di dare alla crisi degli incidenti sul lavoro. Una crisi che non consiste – è bene ricordare – in un eccezionale aumento del loro numero, perché sono ormai più di vent’anni che nel nostro paese, ogni giorno dell’anno accadono mediamente dai tre ai quattro infortuni mortali. Qualche giorno tre, qualche giorno quattro.

A cosa serve una Procura generale?

Sul sito web del Ministero della Giustizia si può leggere che, in Italia, ce n’è solo un’altra. Ovvero, esiste una Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo – DDA – composta dal Procuratore Nazionale Antimafia e da 20 magistrati del Pubblico Ministero, che sono i sostituti procuratori nazionali antimafia. I procuratori sono coloro che rappresentano in giudizio gli interessi della collettività e dello stato e, assieme ai sostituti, promuovono le azioni penali. Sempre su questa pagina si può leggere che il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo coordina le indagini condotte dalle singole Direzioni Distrettuali Antimafia, in modo da assicurare la reciproca informazione tra gli uffici interessati, quando ci sono fatti o circostanze che possono essere rilevanti per loro. Mafia e terrorismo, infatti, normalmente svolgono le loro attività criminali noncuranti dell’articolazione territoriale delle procure, distribuite in Italia in 140 uffici, e la DDA si occupa di coordinare le attività di indagine.

La repressione è quello che serve?

Accettare questa tesi significa sostenere che coloro che trascurano le proprie responsabilità relative alla prevenzione degli infortuni e alla protezione dei lavoratori, lo fanno perché pensano che sia improbabile che saranno imputati, o eventualmente condannati, o che la pena che subiranno sarà trascurabile.

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Autore: Antonio Pedna

Sono un consulente QHSSE e sostenibilità con oltre 30 anni di esperienza in vari paesi, tra cui Africa, Europa dell'Est e Medio Oriente. Ho maturato una profonda conoscenza delle sfide e delle opportunità in ambienti culturali e normativi differenti. Supporto le aziende a soddisfare requisiti normativi e a dimostrare impegno per sostenibilità e responsabilità sociale. Offro servizi di sviluppo di politiche e procedure QHSSE allineate a standard internazionali, con valutazioni del rischio e audit per identificare aree di miglioramento. Erogo formazione su QHSSE e sostenibilità per preparare il personale a operare in sicurezza, assisto nel rispetto di standard come ISO 45001, ISO 14001, ISO 9001 e ISO 44001, e fornisco consulenza su strategie sostenibili, quali efficienza energetica e gestione rifiuti. La mia esperienza e competenza sono a disposizione per migliorare le performance QHSSE della tua organizzazione. Per informazioni, contattami.

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