Il Codice dei contratti pubblici, D.Lgs. 50/2016, è stato pubblicato nell’aprile del 2016. Da allora è stato “rettificato” (luglio 2016), modificato dalla legge 19/2017, dalla 205/2017 e dalla 37/2019. Nel frattempo, è insorto il vezzo di dare nomignoli ai provvedimenti, così abbiamo avuto un decreto “correttivo” (56/2017), un primo “semplificazioni” (135/2018), uno “sblocca cantieri” (32/2019), il “fiscale” (124/2019), il “#CuraItalia” (18/2020) e il “#Rilancio” (34/2020), per arrivare, finalmente, al più recente “semplificazioni”. Il Codice ha poi un regolamento, che però è ancora in bozza (259) articoli, per cui si usa ancora il precedente, D.P.R. 207/2010, una ventina di provvedimenti attuativi emanati da vari ministeri, 15 delibere dell’ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione. Sono necessarie misure per facilitare l’avvio di opere pubbliche, come contromisura contro la crisi indotta dal #Covid19, allo scopo di consentire l’aumento della capacità di spesa in consumi e investimenti da parte delle famiglie e delle imprese. Speriamo non si limitino agli auspici dei titoli.
Antonio Pedna | LinkedIn