I near-miss sono l’araba fenice del mondo HSE: che ci siano ciascun lo dice, dove siano nessun lo sa. Il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro non li definisce, così come lo standard ISO 45001 Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro. Il vecchio standard BS OHSAS 18001:2007 li definiva, come approfondimento del termine incident, incidente, come quell’incidente che non ha avuto come conseguenze ferite, malattie professionali o perdite, indicando come sinonimi le parole near-hit (quasi colpito), close call (traducibile come scampata bella) o dangerous occurrence (situazione pericolosa). La piattaforma Online Browsing Platform OBP dell’ISO, sulla quale ricercare i termini delle norme e degli standard, riporta 62 ricorrenze del termine near-miss negli standard e due definizioni, tutte e due però in ambiti molto lontani dal mondo HSE e perciò inutili. Il manuale HSE245 Investigating accidents and incidents, pubblicato dall’Health and Safety Executive britannico, l’organizzazione governativa a supporto delle buone pratiche HSE, definisce i near-miss come quegli eventi che, mentre non causano danni, hanno la potenzialità di provocare ferite o malattie professionali.
I near-miss
I near-miss