La valutazione dell’idoneità tecnico- professionale: quali obiettivi? | ISL

Il processo descritto dall’articolo 26 comma 1 lettera a) del Decreto Legislativo 81 del 2008 e, solo per i lavori che ricadono nel perimetro di applicazione del Titolo IV, i cantieri temporanei o mobili, all’Allegato XVII, è una delle questioni meno comprese di tutto il Testo Unico. La valutazione dell’idoneità tecnico professionale è il processo che l’industria ha definito per individuare il soggetto cui affidare un appalto, basandosi sui requisiti e sulle aspettative del committente. Non ha alcun senso, come troppo spesso si vede fare, che un’azienda stabilisca che il contratto di appalto debba essere concluso con un appaltatore particolare, e si affidi poi ad uno specialista della sicurezza per qualificarlo, ovvero per raccogliere faticosamente o aiutarlo a produrre i documenti che dovrebbero stabilire che è un soggetto idoneo.

Poi, l’industria italiana sta aspettando da ormai 13 anni che venga finalmente emesso il decreto che definisce il sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, che doveva essere elaborato dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro e proposto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali. La prima volta fu promesso che sarebbe avvenuto entro la primavera del 2009. Scaduto questo termine si è pensato di decidersi entro l’estate del 2014; un impegno del decreto-legge 69 del 2013, dall’ambizioso titolo Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. Il 2014 è passato ormai da sette anni, e si vede che non era poi così urgente.

Per fortuna, gran parte del mondo industriale ha provveduto a definire processi di qualifica o di prequalifica per le aziende che vogliono accedere ai contratti di appalto. Per la maggior parte di tratta di procedimenti amministrativi che hanno come obiettivo tutelare l’investimento economico che le aziende fanno, quando assegnano contratti, e possono riguardare lo stato economico e finanziario, il possesso delle certificazioni volontarie rilevanti, o di quelle obbligatorie o altri adempimenti definiti dalla legge. A seconda dei lavori e di come sono organizzati i diversi settori industriali, la valutazione dell’idoneità tecnico professionale, desiderata ma non precisata dalla norma, può avvenire in tre momenti:

  1. durante, appunto, questo processo di prequalifica, prima quindi della definizione dei possibili contratti d’appalto;
  2. definendo a livello contrattuale i requisiti che l’appaltatore deve possedere, in relazione al possesso di capacità organizzative, disponibilità di forza lavoro, di macchine e di attrezzature;
  3. in fase di negoziazione, in relazione ad uno specifico progetto per un bene o un servizio.

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Image by Angelo Esslinger from Pixabay

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Autore: Antonio Pedna

Sono un consulente QHSSE e sostenibilità con oltre 30 anni di esperienza in vari paesi, tra cui Africa, Europa dell'Est e Medio Oriente. Ho maturato una profonda conoscenza delle sfide e delle opportunità in ambienti culturali e normativi differenti. Supporto le aziende a soddisfare requisiti normativi e a dimostrare impegno per sostenibilità e responsabilità sociale. Offro servizi di sviluppo di politiche e procedure QHSSE allineate a standard internazionali, con valutazioni del rischio e audit per identificare aree di miglioramento. Erogo formazione su QHSSE e sostenibilità per preparare il personale a operare in sicurezza, assisto nel rispetto di standard come ISO 45001, ISO 14001, ISO 9001 e ISO 44001, e fornisco consulenza su strategie sostenibili, quali efficienza energetica e gestione rifiuti. La mia esperienza e competenza sono a disposizione per migliorare le performance QHSSE della tua organizzazione. Per informazioni, contattami.

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