Il pericolo di caduta di oggetti dall’alto è una condizione comune nei cantieri edili, perché associata ad operazioni connaturate con le attività che vengono svolte negli stessi, nonché con il trasporto e il deposito di attrezzature e materiali utilizzati. In questi ambienti di lavoro, infatti, le lavorazioni eseguite ad altezze superiori a quella dell’uomo sono pressoché sempre presenti, e con esse la necessità di trasportare i materiali e gli utensili utilizzati in posizioni dalle quali possono cadere sugli altri lavoratori impegnati nei pressi delle zone di lavoro. Questi possono essere, ad esempio:
- materiali, rifiuti o ancora utensili depositati in luoghi elevati, quali ponteggi, casseri, scale, piattaforme o sui cigli o le pareti inclinati degli scavi;
- materiale movimentato con mezzi di sollevamento e di trasporto;
- materiale che può cadere dalle attrezzature durante le lavorazioni, come ad esempio terreno dalla benna dell’escavatore, calcestruzzo dall’impianto, dalla betoniera o dalla pompa utilizzata per il getto e, più genericamente, materiale che può essere proiettato utilizzando attrezzature, anche manuali;
- materiale in condizioni di instabilità, come durante la demolizione di manufatti, lo smontaggio degli impianti e degli accessori degli edifici, durante lo scavo di pozzi e gallerie.
Per questi motivi, le regole generali per la riduzione del rischio devono essere innanzitutto procedurali, quali principalmente l’analisi delle operazioni lavorative che sono eseguite e la gestione delle relative conseguenze. Le condizioni con pericolo di caduta di oggetti dall’alto devono essere consentite solo quando dall’analisi dei rischi si possa determinare che ogni altra soluzione è impraticabile, ovvero comporta rischi più elevati per i lavoratori.
Leggi il seguito sul numero 6/2019 di Igiene & Sicurezza del Lavoro.