DISCLAIMER: si tratta di un pesce di aprile!
Un colpo di scena che ha lasciato tutti senza parole. Il sottosegretario al lavoro, Felipe Jesus Catenacci, ha annunciato oggi, primo di aprile, l’abolizione del testo unico sulla sicurezza (dlgs 81/08), la norma che regola la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
“Si tratta di una riforma storica, che semplifica e alleggerisce gli oneri burocratici e amministrativi per le imprese, senza compromettere la sicurezza dei lavoratori”, ha dichiarato Catenacci in una conferenza stampa. “Il testo unico era diventato un mostro normativo, che imponeva obblighi e sanzioni eccessivi e ingiustificati, creando solo confusione e contenzioso”.
Secondo il sottosegretario, il testo unico sarà sostituito da una serie di linee guida e raccomandazioni, che saranno elaborate da una commissione di esperti nominata dal governo. “Le imprese avranno maggiore autonomia e responsabilità nella gestione della prevenzione e della protezione nei luoghi di lavoro, potendo scegliere le soluzioni più adeguate alle proprie esigenze”, ha spiegato Catenacci.
La notizia ha suscitato reazioni contrastanti tra le parti sociali. Da una parte, le associazioni imprenditoriali hanno espresso soddisfazione e apprezzamento per la decisione del governo, definendola “un atto di coraggio e di buon senso”. Dall’altra parte, i sindacati hanno espresso indignazione e preoccupazione, accusando il governo di “dismantellare il sistema di sicurezza sul lavoro” e di “esporre i lavoratori a rischi inaccettabili”.
“Si tratta di una follia, che mette a repentaglio la vita e la salute di milioni di lavoratori”, ha dichiarato il segretario generale della CGIL, Landini. “Il testo unico è il frutto di anni di lotte e conquiste sindacali, che hanno portato a una riduzione degli infortuni e delle malattie professionali. Non possiamo permettere che venga cancellato con un colpo di spugna”.
Landini ha annunciato una mobilitazione generale dei lavoratori per contrastare la riforma del governo. “Saremo in piazza e in sciopero per difendere i nostri diritti e la nostra sicurezza”, ha affermato Landini. “Non ci faremo prendere in giro da questo scherzo di cattivo gusto”.