Una delle principali innovazioni introdotte dall’High Level Structure, sintetizzato in HSL, lo standard che la ISO si è data per la progettazione dei nuovi sistemi di gestione, è quella contenuta al capitolo 4, relativa al contesto dell’organizzazione. Tutti gli standard disegnati secondo l’HLS impongono che le organizzazioni costruiscano i propri sistemi di gestione secondo l’idea che l’organizzazione si fa di sé stessa. Non si tratta però di un esercizio solipsista: l’HLS richiede che questa sia analizzata nel suo contesto, specificando che con questo termine si intende il complesso di relazioni che essa intrattiene, magari anche involontariamente, non solo legate al mondo produttivo. Lo standard, infatti, richiede di non limitarsi a considerare il solo ambiente industriale o dove si svolge l’attività dell’organizzazione, ma anche ambiti differenti quali quello sociale, culturale, politico, a seconda di come si vede l’organizzazione stessa. Lo scopo di questo esercizio è definire i fondamenti del sistema di gestione da sviluppare, in maniera che questi siano adeguati all’organizzazione, alla sua dimensione ed alle aspettative dei suoi leader, che poi sono coloro da cui nasce la volontà di implementarlo. Gli standard emessi secondo l’HLS hanno requisiti molto più dinamici di quanto era previsto in passato, e la comprensione dell’organizzazione e del suo contesto consente l’adozione di sistemi di gestione molto più flessibili. Non dimentichiamo che tanti problemi legati alla loro implementazione, derivano da quella che viene percepita come una eccessiva burocratizzazione e appesantimento dei processi: potere dimensionare il proprio sistema di gestione sulle reali necessità dell’organizzazione può costituire senza dubbio un fattore di successo.
Leggi l’articolo sul numero 1/2020 di Ambiente & Sicurezza