Appalti e catene di fornitura: la prospettiva ISO 37500 per non delegare i rischi | Teknoring

L’adozione della norma ISO 37500 consente alle organizzazioni di gestire i processi di appalto e di supply chain in modo più consapevole, evitando di trasferire arbitrariamente i rischi sui fornitori. Promuove la definizione chiara di ruoli, responsabilità e requisiti contrattuali, affinché non emergano ambiguità durante l’esecuzione dei servizi. Un approccio strutturato rende più agevole il monitoraggio delle performance e la verifica della conformità alle condizioni pattuite.


Nelle filiere complesse, l’attenzione ai rischi operativi, reputazionali e normativi deve essere condivisa e mitigata attraverso controlli e meccanismi di governance. L’uso di indicatori chiave (KPI) e audit periodici favorisce la trasparenza e la correzione tempestiva delle anomalie. Così si costruisce una relazione collaborativa con i fornitori, nella quale la delega non diventa un modo per eludere le proprie responsabilità.

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La collaborazione aziendale è la chiave per migliorare sicurezza e sostenibilità | Teknoring

Gestire una collaborazione tra aziende non significa solo “fare rete”, ma impostare relazioni strutturate, basate su obiettivi comuni, ruoli chiari e comunicazione efficace. Esiste una norma tecnica, la ISO 44001, che offre una cornice per costruire partnership solide, efficienti e sicure, integrando leadership, pianificazione, monitoraggio e miglioramento continuo. Lavorare in questo modo aiuta a ridurre i conflitti, condividere competenze, rafforzare la cultura della sicurezza e raggiungere obiettivi anche in chiave ambientale e sociale.

È un approccio utile soprattutto in contesti complessi, dove la cooperazione può fare la differenza tra un progetto che funziona e uno che si arena.

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IWA 48:2024, la nuova bussola per orientarsi nei principi ESG senza perdersi in sigle | Teknoring

La specifica internazionale IWA 48:2024 propone un nuovo strumento per integrare i principi ESG nei sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro, offrendo una visione che collega sostenibilità e responsabilità sociale. Il documento, pubblicato da ISO e IEC, si fonda su sei principi guida: centralità delle persone, leadership, trasparenza, cultura organizzativa, coinvolgimento attivo e miglioramento continuo, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Pur non essendo certificabile, l’IWA 48 è pensata per accompagnare le imprese nel rafforzare l’allineamento tra performance ESG e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il testo suggerisce un approccio integrato e volontario, utile sia per organizzazioni che già applicano standard come ISO 45001, sia per quelle che vogliono rendere più credibile il proprio impegno sostenibile. L’adozione dei sei principi favorisce la coerenza tra valori dichiarati e pratiche concrete, rendendo più robusta la governance aziendale anche in contesti complessi.

Scopri come i sei principi ESG possono rafforzare davvero la cultura della sicurezza e rendere più credibile l’impegno sostenibile della tua azienda. Leggi l’articolo completo su Teknoring.it.

La parità di genere come leva evolutiva: riflessioni dal webinar AIAS del 7 maggio 2025

Il webinar promosso da AIAS ed EPC ha offerto uno sguardo articolato sulle strategie per promuovere la parità di genere all’interno delle organizzazioni, andando oltre il requisito della certificazione UNI/PdR 125. Tra testimonianze operative, spunti normativi e approcci gestionali, si è delineato un percorso possibile verso un modello organizzativo più equo, inclusivo e sostenibile.

Durante il mio intervento ho presentato la nuova norma ISO 53800, recentemente pubblicata, come strumento di riferimento per accompagnare le organizzazioni lungo un percorso di evoluzione culturale. A differenza di altri strumenti, la ISO 53800 non è una norma certificabile, ma fornisce linee guida strutturate che possono essere integrate in qualsiasi organizzazione, a prescindere dal settore o dalla dimensione. L’approccio proposto è sistemico e progressivo, capace di adattarsi al livello di maturità raggiunto.

Uno degli elementi più interessanti della norma è la sua articolazione in sei fasi, dalla comprensione del contesto organizzativo fino alla valutazione dell’impatto sugli stakeholder. Questo rende la ISO 53800 uno strumento utile non solo per chi vuole partire, ma anche per chi intende consolidare o approfondire le politiche di parità. La norma si integra efficacemente con il sistema gestionale previsto dalla UNI/PdR 125, combinando la visione strategica con le necessarie misure operative.

Tra gli allegati, la norma propone strumenti pratici come il meccanismo per la gestione dei reclami e l’indice francese di uguaglianza professionale, che possono essere adattati e utilizzati anche in contesti diversi. Il punto centrale, però, resta il coinvolgimento del management: la parità di genere non può essere affidata solo alla compliance, ma deve diventare un progetto di leadership culturale. La ISO 53800, in questo senso, rappresenta una vera e propria guida per accompagnare il cambiamento.

Lavoro collaborativo: standard e strumenti per una gestione efficace | AIASMag

Il lavoro collaborativo non nasce dalla buona volontà dei singoli, ma da un’organizzazione che struttura ambienti, ruoli e processi per facilitare fiducia, trasparenza e obiettivi comuni. Gli standard della serie ISO 44000 offrono una guida utile per costruire relazioni efficaci, applicabili tanto alle aziende private quanto alla pubblica amministrazione. Tra questi, ISO 44001 consente di implementare un vero sistema di gestione certificabile, integrabile con altri standard come quelli per la qualità o la sicurezza sul lavoro.


Un altro riferimento importante è ISO 37500, che aiuta a governare in modo strategico l’outsourcing, chiarendo accordi e prevenendo i principali rischi legati alla dipendenza dai fornitori. Integrare questi strumenti nei processi aziendali significa rafforzare l’efficienza e migliorare la coerenza tra prestazioni, requisiti normativi e responsabilità ambientale e sociale.
Adottare un approccio collaborativo, in definitiva, permette di costruire partnership più solide, ridurre i rischi e generare valore nel lungo periodo.

Puoi leggere l’articolo Lavoro collaborativo: standard e strumenti per una gestione efficace su AIASMag numero 34.

Giornata della Terra 2025: dalla prima presa di coscienza al cambiamento climatico, un excursus | Teknoring

Per decenni, la devastazione ambientale è stata ignorata, finché eventi come il Grande Smog di Londra e gli incendi del fiume Cuyahoga non hanno reso evidente la fragilità del pianeta. La prima Giornata della Terra del 1970 ha segnato la nascita di una coscienza collettiva, spingendo milioni di persone ad agire e influenzando profondamente le scelte politiche e culturali. Oggi, disastri climatici si susseguono in ogni angolo del mondo, ma le risposte restano lente, frammentarie e troppo spesso subordinate a logiche economiche e politiche di breve termine.

Nonostante le promesse e gli impegni globali, ogni crisi diventa un pretesto per rinviare le azioni necessarie, trasformando l’emergenza in normalità e indebolendo la volontà di cambiamento. La crisi climatica colpisce in modo diseguale, aggravando le ingiustizie sociali e lasciando le persone più vulnerabili esposte alle peggiori conseguenze. Abbiamo conoscenze, tecnologie e strumenti per affrontare questa sfida, ma serve il coraggio di agire ora, senza più illusioni di avere tempo.

Puoi leggere l’articolo Giornata della Terra 2025: dalla prima presa di coscienza al cambiamento climatico, un excursus su Teknoring.

Resilienza organizzativa: Strategie per affrontare crisi e cambiamenti nei sistemi HSE | Vistra

La resilienza organizzativa nei sistemi HSE consiste nella capacità dell’azienda di adattarsi ai cambiamenti, affrontare le crisi e garantire la continuità delle operazioni essenziali. Per un HSE manager, questo significa adottare una gestione strutturata dei rischi, capace di reagire rapidamente agli imprevisti proteggendo persone e ambiente. Valutare e anticipare i rischi attraverso strumenti integrati e simulazioni consente di rafforzare la prontezza operativa.

La resilienza richiede una cultura aziendale condivisa, sostenuta dalla leadership e da una comunicazione interna efficace e costante. L’aggiornamento continuo su normative e tecnologie permette di trasformare i cambiamenti in occasioni di miglioramento. Infine, analizzare gli eventi passati e adottare soluzioni innovative rafforza la capacità di prevenire incidenti e di evolversi nel tempo.

Puoi leggere l’articolo Resilienza organizzativa: Strategie per affrontare crisi e cambiamenti nei sistemi HSE sul sito di Vistra.

Quali opportunità derivano dall’imprenditoria globale per la crescita ESG in Italia? | Teknoring

L’imprenditoria globale contribuisce alla trasformazione del mercato italiano, introducendo innovazione, diversità culturale e nuove pratiche gestionali, ma si scontra spesso con la rigidità normativa locale. Le aziende straniere possono stimolare il rinnovamento del sistema produttivo, soprattutto in ambito di digitalizzazione, sicurezza e sostenibilità, ma devono adattarsi a un contesto regolatorio complesso. Le norme italiane, pur tutelando i lavoratori, possono rappresentare un ostacolo per chi proviene da realtà con standard diversi o meno sviluppati.

La gestione della diversità e l’inclusione delle donne richiedono uno sforzo culturale ulteriore, specialmente per le imprese provenienti da contesti più chiusi. La formazione professionale, se improntata su modelli più dinamici e internazionali, può offrire nuove opportunità anche alle imprese italiane. Reti di supporto, mentoring e collaborazione tra imprese e istituzioni risultano fondamentali per favorire l’integrazione e migliorare le performance complessive del sistema economico.

Puoi leggere l’articolo Quali opportunità derivano dall’imprenditoria globale per la crescita ESG in Italia? su Teknoring.

1975-2025, dal controllo alla strategia: l’HSE Manager come figura in trasformazione costante | AIAS Mag

L’HSE Manager ha evoluto il suo ruolo da semplice garante della conformità normativa a figura chiave nella gestione strategica aziendale. Nel 1975, alla nascita di AIAS, il panorama della sicurezza sul lavoro era dominato da un approccio reattivo, limitato al controllo e alla supervisione delle attività più rischiose. Le direttive europee degli anni ’90 hanno favorito una maggiore professionalizzazione del settore, spingendo verso una gestione integrata di sicurezza e ambiente.

La globalizzazione e la pandemia di COVID-19 hanno ulteriormente ampliato le responsabilità dell’HSE Manager, includendo salute, benessere e gestione dei rischi globali. La norma UNI 11720 ha fornito un riconoscimento formale alla professione, ma resta ancora vincolata a un approccio normativo piuttosto che proattivo. AIAS, dal 1975 a oggi, continua a essere un punto di riferimento nella diffusione della cultura HSE, sostenendo la professionalizzazione del settore anche nelle realtà aziendali meno strutturate.

Puoi leggere l’articolo 1975-2025, dal controllo alla strategia: l’HSE Manager come figura in trasformazione costante sul numero 33 di AIAS Mag.

Come la CSDDD ridefinisce la responsabilità aziendale e le pratiche di sostenibilità in Italia | ISL

La Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), entrata in vigore il 25 luglio 2024, obbliga le grandi aziende dell’UE a gestire i rischi di sostenibilità lungo le catene di valore globali. Questo quadro normativo mira a prevenire impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente, armonizzando le normative tra gli Stati membri per evitare frammentazioni legislative.

Basata su linee guida internazionali come quelle dell’OCSE, la direttiva promuove la trasparenza, responsabilizzando le imprese nella rendicontazione delle loro attività. Le PMI non sono soggette direttamente, ma subiscono effetti indiretti, dovendo rispettare standard imposti dai partner più grandi. La direttiva include misure di controllo, sanzioni e responsabilità civile per garantire conformità ed equità. Gli Stati membri dovranno recepire la norma nei prossimi due anni, istituendo meccanismi di supporto e monitoraggio adeguati.

Leggi l’articolo Come la CSDDD ridefinisce la responsabilità aziendale e le pratiche di sostenibilità in Italia sul numero 12/2024 di ISL.