Coordinamento della sicurezza: dieci cose da non fare

Manuali e articoli sulla stampa specializzata normalmente descrivono i comportamenti che devono essere tenuti nello svolgimento delle attività professionali. Il recepimento in Italia della direttiva europea 92/57/CE sulla sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, con la sua concreta applicazione, hanno visto in questi anni il fiorire di una serie di “bad practices”, di cui siamo ancora ben lungi non solo da liberarci, ma da riconoscere come tali.

Da qui è nata l’idea di questo articolo: raccogliere gli esempi più frequenti ed analizzare i problemi che essi possono creare, di gran lunga più impegnativi di quelli che possono risolvere. Il motivo principale di questi comportamenti è dovuto al fatto che il concetto di “piano” era largamente non esplorato all’interno della categoria dei tecnici che si sono trovati ad applicare la norma. “Piano” presuppone un articolazione di intenti in un periodo temporale. I tecnici italiani erano più adusi al concetto di “progetto”, che presuppone la manipolazione di quantità materiali. E così il piano della sicurezza, da insieme di regole e di informazioni, si è trasformato in un “progetto della sicurezza”, con forniture di materiali oggettivamente riscontrabili, e pagabili: i famigerati oneri della sicurezza che il mondo ci invidia.

La norma, inoltre, è stata riscritta malamente dal legislatore italiano. I motivi sono in parte la distanza culturale di cui si è scritto sopra, in parte un atteggiamento ipocrita e massimalista. Come si può definire, infatti, il meccanismo per cui le originali indicazioni della 92/57/CE sono state aumentate di numero, complicate e si è provveduto ad introdurne di nuove, spesso nella negligenza di quello che era l’ordinamento generale?

Il meccanismo sanzionatorio, infine, è appunto, solo sanzionatorio e, di fatto, non prevede la possibilità di interloquire o di negoziare con gli enti preposti al controllo dei cantieri. Di fatto al tecnico o alle imprese sanzionate per un reato di puro pericolo è più conveniente pagare la sanzione pecuniaria piuttosto che discuterla in un tribunale. Una valutazione più competente e più distaccata ha saputo farsi largo in gran parte solo con sentenze per incidenti, in Cassazione, provocando allineamenti alle reali disposizioni di legge nelle valutazioni in tempi lunghissimi.

Leggi l’articolo sul numero 6/2018 di Igiene & Sicurezza del Lavoro.

Autore: Antonio Pedna

Sono un consulente QHSSE e Sostenibilità. Nel corso dei miei 30 anni nel settore, ho lavorato in vari paesi, tra cui Africa, Europa dell'Est e Medio Oriente. Questa esperienza mi ha dato una profonda comprensione delle sfide e delle opportunità di lavorare in diversi ambienti culturali e normativi. Comprendo che nel mondo degli affari di oggi, le aziende sono sottoposte a crescenti pressioni per soddisfare i requisiti normativi e dimostrare il loro impegno per la sostenibilità e la responsabilità sociale d'impresa. Ecco perché sono qui per offrire i miei servizi per aiutare la tua organizzazione ad affrontare queste sfide e raggiungere i suoi obiettivi QHSSE e di sostenibilità. In qualità di consulente QHSSE e di sostenibilità, posso aiutare la tua organizzazione in questi modi: Sviluppare e implementare politiche e procedure QHSSE in linea con le migliori pratiche internazionali e i requisiti normativi. Condurre valutazioni del rischio e audit per identificare potenziali pericoli e opportunità di miglioramento nelle operazioni. Erogare formazione e supporto ai dipendenti su temi QHSSE e sostenibilità, assicurando che siano dotati delle conoscenze e delle competenze di cui hanno bisogno per lavorare in modo sicuro e sostenibile. Aiutare la tua organizzazione a comprendere e rispettare le normative e gli standard pertinenti, come ISO 45001, ISO 14001, ISO 9001 e ISO 44001. Fornire indicazioni su strategie e iniziative di sostenibilità, come la riduzione dell'impronta di carbonio, il miglioramento dell'efficienza energetica e la gestione dei rifiuti. La mia esperienza, conoscenza e passione per QHSSE e sostenibilità mi rendono una risorsa preziosa per qualsiasi organizzazione. Sono fiducioso di poter aiutare la tua organizzazione a migliorare le sue prestazioni QHSSE, soddisfare i suoi requisiti normativi e dimostrare il suo impegno per la sostenibilità. Se hai domande o vuoi discutere di come posso aiutare la tua organizzazione, non esitare a contattarmi.

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