Non conformità ricorrente: cosa rivela della gestione HSE in azienda? | Teknoring

Anche la più piccola deviazione mostra che il lavoro reale si sta staccando da ciò che il sistema prevede, e questo vale più della gravità della singola NC. Quando una anomalia ritorna, significa che non è più un episodio ma una prassi alternativa che funziona meglio della procedura scritta. La procedura, così, resta nei documenti mentre il lavoro prende un’altra strada, più rapida e più aderente alle pressioni quotidiane.

L’accumulo di queste piccole deviazioni allinea lentamente i “buchi” delle barriere, rendendo il sistema più fragile senza che nessuno se ne accorga. Per questo serve registrarle con continuità: non per cercare colpe, ma per non perdere il filo di ciò che si ripete. La gravità indica quando intervenire sull’evento, ma la frequenza delle NC minori indica quando il sistema sta iniziando a perdere presa.
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L’audit crea valore | Teknoring

L’audit diventa utile quando smette di essere un rito amministrativo e inizia a leggere davvero come funziona un’organizzazione, mettendo in relazione ciò che è scritto con ciò che accade ogni giorno. Gli audit di certificazione verificano la presenza del necessario e attestano che il sistema sta in piedi, ma non dicono nulla sulla sua maturità, e proprio per questo non dovrebbero essere scambiati per uno strumento di crescita. Gli audit interni potrebbero essere l’occasione migliore per guardarsi con onestà, ma spesso si trasformano in una manutenzione della routine, fotografando sempre la stessa immagine senza interrogarsi su ciò che potrebbe funzionare meglio.


Quando interviene un professionista capace di interpretare i segnali, collegare i processi e leggere gli scarti, l’audit diventa una lente esterna che aiuta a capire non solo se qualcosa va, ma come potrebbe andare con più fluidità ed equilibrio. Il vero passo avanti nasce da domande che non confermano ciò che già si sa, ma aprono spazi di confronto, coinvolgono le persone e portano alla luce incoerenze, sprechi e opportunità che dall’interno restano invisibili. Se ogni audit racconta sempre la stessa storia impeccabile, non è segno di perfezione ma di un’osservazione troppo superficiale, perché solo chi cerca davvero i movimenti nascosti permette all’organizzazione di crescere e restare viva nel tempo.

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Aspettando le edizioni 2026 delle ISO 9001 e ISO 14001 | Teknoring

Nel 2026 usciranno le nuove edizioni delle norme ISO 9001 e ISO 14001, con l’obiettivo dichiarato di adattarle ai cambiamenti sociali e tecnologici in corso.
Non ci saranno rivoluzioni, ma una spinta ad approfondire temi già presenti come la sostenibilità, il cambiamento climatico e la digitalizzazione. Si parlerà di economia circolare, resilienza organizzativa, intelligenza artificiale e impatti ambientali lungo la catena del valore.


Le norme evolveranno verso una maggiore integrazione con gli SDGs e con i nuovi standard di sostenibilità, senza perdere l’impostazione basata sul rischio.
Le imprese più attente stanno già lavorando su questi temi, anche in assenza di prescrizioni esplicite. Chi aspetta solo l’aggiornamento formale della norma rischia di trovarsi in ritardo, e con un sistema già vecchio.

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Il tecnico della qualità in azienda e in cantiere | Vistra

Il tecnico della qualità è una figura chiave nelle aziende e nei cantieri, con la responsabilità di verificare che prodotti e processi rispettino gli standard stabiliti. La formazione di questo professionista comprende conoscenze tecniche specifiche, corsi di specializzazione e certificazioni come la ISO 9001, affiancate da capacità trasversali quali problem-solving e comunicazione efficace. Nel lavoro quotidiano, si occupa di analizzare procedure, eseguire misurazioni e condurre audit interni, per individuare eventuali aree di miglioramento e assicurare la conformità normativa.

La sua collaborazione con reparti come produzione e ingegneria consente di risolvere le non-conformità in modo rapido e strutturato, mantenendo alto il livello di qualità e la soddisfazione del cliente. Anche in cantiere, la sua presenza risulta preziosa per supervisionare l’intero processo costruttivo, garantendo materiali adeguati e metodi di lavoro corretti. In un panorama in costante evoluzione tecnologica, il tecnico della qualità adotta strumenti digitali sempre più avanzati per potenziare le analisi, contenere i rischi e facilitare l’innovazione dei processi.

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Top 5 Articoli 2024: Lezioni e Riflessioni

Da quando ho iniziato a scrivere, ho notato come certi argomenti tecnici possano riscuotere molta attenzione, soprattutto se inseriti in racconti o riflessioni più ampie. Nel 2024, cinque articoli si sono distinti per numero di letture e condivisioni. Ecco una veloce panoramica, dal primo all’ultimo in classifica.

Aggiornare il PSC (2019)
Questo articolo non ne vuole sapere di finire nel dimenticatoio. Da chi si occupa di cantieri a chi è curioso di scoprire i retroscena dei Piani di Sicurezza e Coordinamento, molti lettori continuano a trovare spunti utili in questa sorta di guida pratica. L’interesse deriva dal bisogno di non inciampare nei soliti errori, sia nella preparazione sia nella gestione operativa dei documenti.

Pubblicato il nuovo Accordo Stato-Regioni (2024)
Qui ho optato per l’ironia, puntando il dito sul ritardo abissale della revisione dell’Accordo: un tema che ha scandalizzato parecchi colleghi. Nel testo ho dipinto scenari grotteschi, tra annunci mirabolanti e rinvii continui, per sdrammatizzare il malcontento di chi si sente messo alle strette da una burocrazia ballerina. Un grande successo!

Quando chiedere le idoneità alla mansione nei lavori in appalto (2023)
In queste righe ho cercato di dare risposte a domande che ricevo spesso: a chi spettano le certificazioni, in quali casi vanno richieste e come non scivolare in pasticci amministrativi. L’intento era di fare chiarezza sui passaggi più delicati, evitando di complicare la vita a chi gestisce appalti e contratti.

L’uomo che cercava gli errori: i modelli di James T. Reason (2021)
Ho dedicato questo approfondimento alle ricerche di Reason e alla sua capacità di analizzare i meccanismi che portano agli sbagli. Il concetto chiave è non ridurre tutto a “colpe individuali” ma inquadrare i processi che facilitano certe sviste. Chi segue la psicologia o la sicurezza trova spunti interessanti per potenziare la prevenzione.

Cultura della sicurezza e consapevolezza (2021)
Qui affronto l’idea di passare da un insieme di regole scritte a un vero senso di responsabilità condivisa. Ho ricevuto parecchi commenti di lettori che si riconoscono in questa transizione: la sicurezza, se vissuta come un impegno comune e non solo burocratico, diventa più solida e sentita.

Scrivere di sicurezza non significa solo elencare procedure: si possono affrontare norme e linee guida con toni differenti, a volte seri, a volte più ironici. Il 2024 ha mostrato che c’è sempre fame di informazioni e voglia di esplorare gli aspetti quotidiani del lavoro.

Guardando al 2025, ci si aspetta che il nuovo Accordo Stato-Regioni venga finalmente approvato e porti un po’ di chiarezza, soprattutto su temi rimasti in sospeso. Sul fronte degli argomenti forti, molti prevedono un’attenzione crescente agli aspetti psicologici della sicurezza, con l’obiettivo di ridurre errori dovuti a stress e carichi mentali. Non mancherà l’interesse verso le nuove tecnologie e modalità di formazione più flessibili, con richiedono aggiornamenti ripetuti. L’auspicio è di proseguire nel migliorare la consapevolezza di tutti: meno scartoffie inutili, più soluzioni reali. E, magari, un pizzico di leggerezza in più per affrontare le inevitabili sfide.

Avete commenti o osservazioni?

Introduzione al QHSE: garantire qualità, salute, sicurezza e ambiente nelle organizzazioni | Vistra

Il QHSE, acronimo di Qualità, Salute, Sicurezza e Ambiente, rappresenta un approccio integrato che le aziende adottano per garantire prodotti e servizi di qualità, tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori e ridurre l’impatto ambientale. Questo sistema aiuta le imprese a migliorare l’efficienza operativa, a ridurre i costi e a ottenere un vantaggio competitivo sul mercato. I suoi componenti principali includono la gestione della qualità, la protezione della salute e la sicurezza dei dipendenti, oltre all’adozione di pratiche ambientali sostenibili.

L’implementazione di un sistema QHSE richiede un impegno a tutti i livelli aziendali, dalla leadership alla formazione dei dipendenti. Le certificazioni ISO, come la ISO 9001 per la qualità, la ISO 14001 per l’ambiente e la ISO 45001 per la sicurezza, supportano la conformità e la credibilità aziendale. Per finire, il futuro del QHSE sarà sempre più legato alla sostenibilità e a una cultura aziendale che promuove responsabilità e miglioramento continuo.

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I piani di qualità | ISL – I corsi

Questo corso approfondisce la gestione della qualità nei progetti e nelle operazioni, con un’attenzione particolare ai Piani di Controllo Qualità (PCQ) e ai Piani di Ispezione e Test (ITP) secondo lo standard ISO 10005. Analizza la gestione del rischio come base per decisioni aziendali informate, mettendo in luce l’importanza della valutazione del rischio residuo e della gerarchia dei controlli. Il corso copre anche l’evoluzione storica degli standard ISO, i concetti fondamentali della qualità e le tecniche di implementazione nel contesto produttivo. Infine, offre esercitazioni pratiche su come redigere i PCQ e gli ITP e su come valutare le prestazioni attraverso audit e indicatori chiave.

Un corso basato su questi concetti si terrà il prossimo 17 settembre in presenza, presso AIAS Academy a Sesto San Giovanni, Milano, per facilitare l’interazione e le esercitazioni pratiche. Clicca qui per informazioni.

Puoi acquistare la pubblicazione sul sito di Wolters Kluwer.

Data Analytics: utilizzo delle competenze analitiche per migliorare la sicurezza | Simpledo

Il data analytics implica l’analisi di dati grezzi per trarre conclusioni utili, coinvolgendo fasi come raccolta, pulizia, elaborazione e interpretazione dei dati. Utilizzando algoritmi e modelli statistici, si identificano pattern e tendenze, trasformando le analisi in informazioni pratiche per guidare decisioni aziendali. Per gli HSE manager, competenze analitiche come statistica, gestione dei dati e uso di software analitici sono fondamentali per sfruttare il data analytics.

La raccolta, il monitoraggio continuo e l’analisi dei dati storici migliorano la sicurezza, permettendo l’identificazione di tendenze e l’implementazione di misure proattive. Lo sviluppo di soluzioni basate sui dati richiede un processo strutturato e continuo monitoraggio per garantire l’efficacia degli interventi. Infine, la comunicazione dei risultati è essenziale, affrontando anche le sfide e le considerazioni etiche legate all’implementazione del data analytics.

Puoi scaricare lo speciale Data Analytics: utilizzo delle competenze analitiche per migliorare la sicurezza, cliccando qui. È richiesta la registrazione.

Il corso pratico in presenza: “Piani di Qualità e ISO 10005” | AIAS Academy

I corsi in videoconferenza offrono sicuramente comodità e flessibilità, specialmente per chi ha impegni lavorativi e familiari. Tuttavia, l’esperienza di partecipare a un corso di formazione in presenza offre un valore aggiunto insostituibile. La possibilità di interagire direttamente con docenti esperti e colleghi del settore crea un ambiente di apprendimento stimolante, dove è possibile approfondire le proprie conoscenze e sviluppare nuove competenze attraverso esercitazioni pratiche e discussioni collaborative.

Il corso “Piani di Qualità e ISO 10005”, della durata di 8 ore, è stato progettato per soddisfare una vasta gamma di esigenze formative. Gli obiettivi principali includono la capacità di sviluppare piani di qualità efficaci e conformi agli standard internazionali, l’applicazione pratica dei concetti appresi e la risoluzione delle incertezze legate alla compilazione dei piani di qualità. L’approccio didattico del corso, incentrato su una sequenza di esercitazioni strutturate, garantisce un apprendimento esperienziale profondo e duraturo che trova il suo massimo riscontro in un incontro di persona.

Vi invitiamo a partecipare il 17 settembre 2024 nella sede di AIAS Academy a Sesto San Giovanni (Milano) per la prima sessione di questo corso. Sarà un’opportunità preziosa per crescere professionalmente e fare networking con altri professionisti del settore.

Per maggiori informazioni e per iscrivervi, potete cliccare questo link.

Se non lo elabori non raccoglierlo: il trattamento efficace degli indicatori QHSE | ISL

Gli standard dei sistemi di gestione regolano i processi organizzativi per mantenere il controllo su qualità, ambiente e sicurezza, promuovendo il miglioramento continuo; tuttavia, molte organizzazioni vedono la certificazione solo come un obbligo formale, limitandosi a implementare processi minimi per superare gli audit, senza un reale impegno verso il miglioramento continuo. Questo approccio può limitare i benefici della certificazione, come l’ottimizzazione operativa e la soddisfazione del cliente, compromettendo la trasparenza e l’efficacia aziendale.

La politica aziendale stabilisce la direzione strategica, con obiettivi concreti in aree come sicurezza sul lavoro, sostenibilità e innovazione, che devono essere tradotti in azioni tangibili. La misurazione del successo richiede un approccio ciclico di miglioramento continuo, con il ciclo PDCA e l’analisi delle cause radice, mentre gli indicatori quantitativi e qualitativi sono essenziali per monitorare le prestazioni e guidare decisioni informate per il miglioramento costante.

Puoi leggere l’articolo Se non lo elabori non raccoglierlo: il trattamento efficace degli indicatori QHSE sul numero 6/2024 di ISL – Igiene & Sicurezza del Lavoro.