La pandemia ha prodotto una significativa riduzione delle ore lavorate e degli occupati in Italia tra il 2019 e il 2020, con un recupero nel 2022, ma la situazione attuale richiede una valutazione costante. Le politiche aziendali devono integrare la sostenibilità economica, sociale e ambientale, promuovendo un ambiente lavorativo equo, sicuro e salutare. Questo impegno comprende pratiche come il lavoro flessibile e la copertura assicurativa completa per i dipendenti, con un’attenzione particolare alla salute mentale.
Una cultura aziendale sostenibile favorisce la resilienza aziendale, la reputazione positiva e il successo economico a lungo termine. È fondamentale riconoscere il ruolo essenziale della salute mentale dei dipendenti, specialmente in periodi di crisi come le pandemie. Un approccio integrato alla sostenibilità contribuisce non solo al benessere dei dipendenti, ma anche alla solidità dell’azienda e alla sua relazione con la comunità.
Puoi leggere l’articolo Sostenibilità aziendale post-pandemia su Teknoring.
Le emergenze ambientali rappresentano rischi significativi per l’ambiente e la salute umana, richiedendo risposte immediate per mitigarne gli impatti negativi. La prevenzione delle crisi ambientali inizia con valutazioni dei rischi e l’adozione di pratiche sostenibili nelle operazioni aziendali.
Le informazioni dettagliate fornite dalle Schede di Sicurezza (SDS) sono fondamentali per garantire la conformità normativa e promuovere un ambiente di lavoro sicuro. Le esercitazioni pratiche e i piani di risposta alle emergenze sono essenziali per testare la preparazione del personale e perfezionare le procedure di intervento.
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L’era digitale ha radicalmente trasformato il lavoro, introducendo sia benefici che rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, con l’intelligenza artificiale e la sostenibilità che emergono come elementi chiave nella gestione dei luoghi di lavoro. Affrontare i rischi digitali richiede trasparenza, coinvolgimento dei lavoratori e formazione continua per garantire una cultura della sicurezza digitale inclusiva e equa.
L’avvento dell’era digitale ha trasformato radicalmente il panorama lavorativo, con impatti rilevanti sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, dove l’intelligenza artificiale e i robot collaborativi migliorano sia l’efficienza produttiva che la sicurezza dei lavoratori. Il rating ESG (Ambientale, Sociale e di Governance) assume un ruolo centrale nel mondo aziendale, spingendo le imprese verso la digitalizzazione e la sostenibilità per rispondere alle aspettative degli investitori e dei consumatori, migliorando così la sicurezza interna e l’impegno verso la responsabilità sociale.
Tuttavia, la dipendenza crescente da algoritmi e automazione porta a nuovi rischi per la sicurezza, con la necessità di un monitoraggio umano attivo e politiche di lavoro flessibili per gestire lo stress e l’isolamento derivanti dalla digitalizzazione. La gestione efficace dei rischi digitali richiede trasparenza, coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni riguardanti la tecnologia, adozione di tecnologie con controllo umano e formazione continua per migliorare l’alfabetizzazione digitale e la sicurezza sul posto di lavoro, promuovendo così una cultura della sicurezza digitale inclusiva e equa.
Lo speciale La sicurezza nei luoghi di lavoro nell’era digitale: in quale direzione andiamo? è offerto da Simpledo, a questo link.
L’audit rappresenta un processo sistematico e documentato, finalizzato a valutare il rispetto dei criteri di riferimento, che sono i requisiti per condurre l’audit. Questo processo delicato implica un’analisi critica della professionalità individuale, richiedendo obiettività e sensibilità verso dinamiche personali e professionali. Per essere un bravo auditor durante l’interazione con le persone coinvolte, è essenziale possedere competenza tecnica, obiettività, comunicazione efficace e integrità.
La preparazione accurata, con la definizione di criteri e obiettivi specifici, fornisce la base per una valutazione oggettiva degli auditor. Lo standard ISO 19011:2018 fornisce linee guida per condurre audit conformi agli standard internazionali, promuovendo pianificazione, indipendenza e raccolta di evidenze oggettive. La professionalità e la sensibilità sono essenziali per condurre audit rispettosi, utili per offrire una visione completa e migliorare l’organizzazione, con la formalizzazione e la pianificazione dell’audit che vanno oltre la mera formalità, costituendo strumenti strategici.
Puoi leggere tutto l’articolo Audit HSE: Linee guida e best practices sul sito di Vistra
Le questioni legate alle imprese straniere attive in Italia, specialmente per progetti temporanei come cantieri e manutenzioni, sono oggetto di dibattiti ricorrenti. Le diverse prospettive sulla gestione e il comportamento appropriato delle aziende straniere sul territorio italiano sono evidenziate, suscitando riflessioni sulle sfide e le considerazioni coinvolte. La semplificazione dei viaggi, soprattutto nell’Unione Europea, ha portato a nuovi approcci creativi, talvolta causati da una mancanza occasionale di preparazione. L’analisi dei requisiti per le imprese straniere in Italia coinvolge diverse discipline, come normative sull’impresa, fiscali, sulla sicurezza sociale e sulla salute e sicurezza sul lavoro. Affrontare questa complessità richiede un approccio integrato e un costante aggiornamento per garantire conformità ed efficienza nelle operazioni transnazionali.
Le imprese straniere in Italia possono adottare diverse modalità, ma l’impiego di lavoratori assunti all’estero è soggetto a normative rigorose. Il principio di territorialità delle leggi impone l’applicazione delle norme italiane, creando vincoli e influenze significative sulle pratiche operative, specialmente in materia di sicurezza. Il distacco transnazionale emerge come un meccanismo regolamentato da accordi bilaterali e normative specifiche per agevolare la mobilità dei lavoratori in Europa.
Si possono definire due scenari distinti: il distacco presso un’impresa italiana secondo le norme europee o la creazione di un’organizzazione locale in Italia. Questi scenari delineano le condizioni in cui le imprese straniere possono operare in Italia con manodopera assunta all’estero, rispettando le leggi e garantendo conformità. Nonostante la complessità apparente, l’appartenenza all’Unione Europea semplifica notevolmente il processo, consentendo alle imprese di navigare attraverso le regole comuni.
Puoi leggere l’articolo Imprese straniere in Italia: una questione ricorrente su Teknoring.
Le UNI/PdR sono documenti emessi dall’UNI, l’organizzazione italiana per le norme tecniche, che forniscono linee guida e best practice su tematiche tecniche senza essere vincolanti; la UNI/PdR 149:2023 si concentra sulla formazione in modalità Virtual Classroom System (VCS) per la Sicurezza e Salute sul Lavoro (SSL). Il documento è suddiviso in nove capitoli che coprono introduzione, scopo, riferimenti normativi, termini e definizioni, principi, aspetti organizzativi e gestionali, caratteristiche tecnologiche, protezione dei dati personali, indicazioni operative e responsabilità.
La prassi, sembra limitata nell’affrontare completamente le sfaccettature emergenti dall’ampio utilizzo della VCS, come l’impatto sociale e psicologico dell’apprendimento a distanza e la formazione dei docenti; tuttavia, il documento potrebbe necessitare di ulteriori sviluppi per affrontare completamente le molteplici sfaccettature legate alla VCS.
Puoi leggere l’articolo Sfide e opportunità delle linee guida UNI/PdR per la formazione a distanza sul numero 12/2023 di ISL.
In Italia, l’e-learning è spesso sottovalutato a causa della bassa qualità e della mancanza di coinvolgimento nei corsi, influenzati dalla tendenza di cercare prezzi bassi. Questo ha generato una nicchia di corsi obbligatori per certificazioni professionali, percepiti come noiosi dai professionisti. Al contrario, in contesti internazionali, l’e-learning si caratterizza per l’uso diffuso di avanzati strumenti di sviluppo, consentendo la creazione di corsi dinamici e interattivi.
Ho deciso di sviluppare progetti e-learning che si basano sui contenuti che da qualche tempo diffondo attraverso riviste e social media. Utilizzando una combinazione di competenze acquisite nel corso di decenni e strumenti di sviluppo flessibili, mi sono posto l’obiettivo di creare corsi online di alta qualità e praticità, al livello degli esempi internazionali, integrando conoscenze consolidatesi nel tempo con le ultime tendenze e tecnologie. Questo approccio mira a offrire corsi e-learning competitivi sul mercato, garantendo un valore aggiunto che si distingue nell’ambiente formativo online.
La mia offerta va oltre i corsi predefiniti; sono disponibile per presentazioni personalizzate e per progettare corsi su misura per le esigenze specifiche in ambito di qualità, tutela della sicurezza e dell’ambiente, e sostenibilità. Collaborando con aziende e organizzazioni formative, posso adattare i contenuti per garantire una formazione efficace e allineata agli obiettivi specifici, assicurando un approccio su misura che si integra perfettamente con le esigenze di ciascuna realtà aziendale. Per ulteriori informazioni o per discutere le possibilità di contribuire alla formazione della vostra organizzazione, sono disponibile per incontri e discussioni personalizzate.
Scopri i trend che hanno dominato il 2023 nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro, attraverso l’analisi degli articoli più letti su questo sito.
Classificato al quinto posto tra gli articoli più letti del 2023, “Abolito il Testo Unico sulla Sicurezza!” racconta di un colpo di scena del 1 aprile che ha visto il sottosegretario al lavoro, Felipe Jesus Catenacci, annunciare la cancellazione del Decreto Legislativo 81 del 2008. Il sottosegretario (inesistente) sostiene che questa riforma semplificherà gli oneri per le imprese senza compromettere la sicurezza dei lavoratori, generando reazioni divergenti: le associazioni imprenditoriali applaudono l’atto di coraggio, mentre i sindacati denunciano il pericolo per la vita e la salute dei lavoratori, annunciando una mobilitazione generale.
Al quarto posto tra gli articoli più letti nel 2023 si trova “Cultura della sicurezza e consapevolezza“, pubblicato su ISL numero 5/2021. L’articolo affronta l’importanza della cultura della sicurezza emersa da approfondite indagini su grandi incidenti lavorativi. Definendo la cultura della sicurezza come un patrimonio di sensibilità, competenze e capacità tecniche, si concentra sulla protezione dei lavoratori, la valutazione dei rischi e la padronanza delle soluzioni tecniche per controllare i pericoli, sottolineando la diversità di questi elementi in ambiti profondamente distanti dell’esperienza umana.
Al terzo posto tra gli articoli più letti nel 2023 su ISL numero 6/2021 si trova “L’uomo che cercava gli errori: i modelli di James T. Reason“. Reason, autore del modello del formaggio svizzero, usa una metafora in cui i processi sono rappresentati come fette di formaggio con buchi che simboleggiano errori umani o guasti. L’incidente è latente finché i buchi non si sovrappongono, sottolineando l’importanza della ridondanza nei sistemi di sicurezza. Reason integra la sua tassonomia con il concetto di difesa profonda di John Wreathall, strutturando il modello delle cause di incidente in cinque elementi, tra cui l’organizzazione, le precondizioni e le difese umane, tecniche e organizzative.
Al secondo posto tra gli articoli più letti del 2023 spicca “Quando chiedere le idoneità alla mansione nei lavori in appalto?“, un contributo originale di questo sito. L’articolo esamina la pratica di richiedere certificati di idoneità alla mansione per i lavoratori in appalto, mettendo in evidenza la mancanza di chiarezza tra le aziende in merito. Si evidenzia il rischio legale associato a questa prassi come precauzione per garantire l’idoneità dei lavoratori appaltatori. Il testo si addentra anche nel contesto normativo del GDPR, sottolineando la necessità di trattare con cautela i dati sanitari dei lavoratori. L’autore suggerisce che la raccolta di certificati potrebbe risultare inutile e propone un’alternativa più intelligente: utilizzare le informazioni aggregate sui dati sanitari e di rischio dei lavoratori prodotte annualmente dal Medico competente aziendale. Infine, l’articolo promuove l’adozione di approcci più efficaci nella gestione del rischio, nel rispetto delle tutele già presenti nel sistema di prevenzione.
L’articolo più letto di questo sito nel 2023, confermando il successo del 2022, è “Quando si aggiorna il Piano di sicurezza e coordinamento?” originariamente pubblicato su LinkedIn nel 2019. Esamina la questione dell’aggiornamento del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) alla luce di una recente sentenza della Corte di Cassazione, delineando la distinzione tra “aggiornare” e “adeguare” il PSC, esplorando le circostanze in cui modifiche al piano sono necessarie. Si enfatizza l’importanza di motivare le modifiche in base a criticità effettive, affrontando le sfide legate alle interferenze lavorative e proponendo misure di sicurezza adeguate per gestire i ritardi. Si incoraggia il CSE a essere proattivo nel gestire inefficienze dell’appaltatore e a non accettare riduzioni delle tutele di sicurezza senza una giustificazione documentata. Infine, si sottolinea il ruolo cruciale del professionista nel superare cliché e nel promuovere, spiegare e diffondere buone pratiche.
Grazie a tutti i lettori per la fiducia accordata nel corso di quest’anno! È stato un piacere condividere informazioni e riflessioni con voi. Vi auguro un sereno finale d’anno e i migliori auguri per il 2024. Continuiamo a esplorare, imparare e condividere! A presto! 🌟
Questo video è la mia comunicazione al Seminario organizzato dalla Fondazione Marco Biagi e dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, tenutosi il 28 novembre 2023. I documenti ufficiali dell’evento saranno presto resi disponibili.
L’evoluzione del ruolo tradizionale del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) nei luoghi di lavoro verso la figura dell’HSE Manager riflette una spostamento verso un approccio più attivo e strategico. Questo professionista collabora strettamente con la direzione aziendale per garantire un sistema prevenzionistico efficace, superando la mera conformità normativa e promuovendo una cultura aziendale orientata alla sicurezza.
L’HSE Manager può avere un ruolo fondamentale nell’integrare la gestione della sostenibilità aziendale, promuovendo innovazione e aderenza agli standard di sostenibilità. Concentrandosi sulla prevenzione anziché sulla difesa legale, l’HSE Manager può guidare l’azienda verso una crescita responsabile, posizionandola come leader nella sicurezza occupazionale e sostenibilità ambientale.
L’analisi degli errori e delle violazioni nella sicurezza sul lavoro è essenziale per la prevenzione degli incidenti. La costruzione di una cultura della prevenzione richiede una diffusione completa delle informazioni. Gli atti pericolosi, compresi attraverso un approccio olistico, possono essere evitati modificando gli assunti dell’organizzazione del lavoro.
La visione olistica della sicurezza considera fattori lavorativi, umani, legati alle attrezzature e organizzativi. Strategie di controllo e prevenzione si basano sull’identificazione dei fattori critici e l’utilizzo del risk management. La transizione da un approccio reattivo a uno proattivo, analizzando le dinamiche degli infortuni, è cruciale. Investire nella prevenzione, con corretta informazione sulla prevedibilità degli “errori umani”, è fondamentale per ridurre la probabilità di incidenti sul lavoro.