HSE and technology | HSE People

Technology is the discipline that concretizes ideas and studies, which aim at the processes for the realization of goods and the execution of the activities we need to live and thrive.

Through technology, man has sought the tools to do with less effort what he could already do, and to do things that were beyond his means: from stone weapons (homo habilis, about 1.75 million years ago) to space travel.

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Rebranding safety

Oggi voglio consigliarvi di dare un’occhiata a questo video di James MacPherson, della serie Rebranding Safety, letteralmente, cambiamo il marchio della sicurezza. MacPherson sostiene che il percorso tradizionale della formazione della sicurezza è condannato al fallimento (Why the safety profession is doomed to fail), perché non è altro che un insieme di nozioni che produce un tuttofare buono a nulla (jack of all trades and master of none). La sua esperienza, invece, lo ha portato a diventare un facilitatore della comunicazione tra i vari esperti, non essendo lo specialista della sicurezza realmente esperto di alcunché. Lui si considera un avvocato del diavolo professionista, la cui funzione è sfidare gli esperti, portandoli a considerare le conseguenze delle azioni che si possono intraprendere nei luoghi di lavoro.

La sicurezza, dice, ha un enorme potenziale. Per sfruttarlo dobbiamo cambiare radicalmente il modo in cui vediamo le cose: il generico specialista della sicurezza deve essere abolito, e il suo ruolo deve essere ricoperto dal responsabile della produzione. Questo lo si può ottenere solo migliorando la formazione dei ruoli operativi.

Il vero specialista della sicurezza può assumere tre diversi ruoli: esperto delle organizzazioni e della conformità, anche legale, con una profonda conoscenza tecnica dei dettagli legislativi e normativi. L’ingegnere della sicurezza, con competenze di process safety. Infine, l’esperto della cultura della sicurezza, che sia in grado di comprendere le dinamiche, personali e collettive, delle persone che impegnate nel lavoro.

Devo dire che trovo questa riflessione di MacPherson molto condivisibile. Tanto più che il sistema italiano tende inesorabilmente a creare un tecnico ossessionato dall’eventualità di subire la punizione per un crimine, e che intende raggiungere la conformità (l’orrenda espressione a norma), non tanto evitando che il reato – l’infortunio – ma provando a gestire le sue conseguenze, il processo.

#VacciniamoCi

Faccio veramente fatica a comprendere chi rifiuta o rimanda la vaccinazione, senza avere reali motivi medici. Voglio dire, se l’aspettativa di vita alla nascita in Italia è di 82 anni, lo dobbiamo solo ai miglioramenti dello stile di vita, inclusa la medicina. Lo sapevate che, all’epoca dell’impero romano, le persone potevano aspettarsi una vita di 25 anni? E che abbiamo dovuto aspettare i primi del Novecento per arrivare a 55? 55! Ora un cinquantacinquenne pensa ancora di essere nella parte buona dei trenta anni. Lo dico per esperienza!

La scoperta di un vaccino in un anno e la vaccinazione di massa sono un vanto dell’umanità come lo sbarco sulla luna. Pensate cosa potrebbero pensare degli ipotetici extraterrestri che ci stanno osservando: nel 2020 la ONG ACLED, Armed Conflict Location & Event Data Project, ha registrato 2.124 battaglie, 927 sommosse, 1.480 esplosioni e 1.647 violenze contro civili. Mentre una parte dell’umanità si scannava, quella più preparata ha sviluppato un vaccino contro una pandemia che ha ucciso milioni di persone e ha messo a terra l’economia!

Insomma, la mia impressione è che non sia ben chiara la posta in gioco. Non hanno capito bene cosa ci è capitato.

Le buone prassi internazionali della reportistica su salute e sicurezza | il webinar

Nel luglio scorso, l’ISO ha rilasciato la specifica tecnica ISO/TS 24179:2020 “Human resource management — Occupational health and safety metrics”. Il nuovo standard definisce le formule per il reporting interno ed esterno per ottenere misure comparabili per il monitoraggio e la misurazione delle prestazioni relative alla salute, sicurezza e benessere dell’organizzazione. La specifica tecnica si basa sulle linee guida ISO 30414 Human resource management – Guidelines for internal and external human capital reporting, che forniscono indicazioni utili per la rendicontazione del capitale umano, al fine di supportare la sostenibilità della forza lavoro.

Gli standard Global Report Initiative GRI forniscono una struttura per la reportistica che è il riferimento internazionale per le organizzazioni che vogliano dimostrare le loro prestazioni di sostenibilità.

Prossimamente per AIAS Academy.

HSE in energy | HSE People

A country like Italy consumes an amount of energy every year equal to that produced by almost 200 million tons of oil equivalent. Of this energy, about 80% comes from fossil fuels, and therefore incredibly impoverishes the natural environment. This is because the materials that produce energy are irreparably subtracted from the environment, since the times of the natural processes for their reconstitution are entire geological eras and reintroduced into it in the form of waste products: ashes, fumes, heat, gases.

Perché capitano gli incidenti sul lavoro? Il webinar

In Italia accadono circa il 25% di infortuni mortali sul lavoro in più della Spagna, il 40% in più della Germania e il 60% in più della Gran Bretagna.
Si stima che questi infortuni pesino per circa il 3% del PIL annuo.
Ogni giorno muoiono sul lavoro almeno tre persone.
Eppure, siamo ancora fermi a “ci vuole più formazione”, “sono necessari più controlli”, “alziamo le sanzioni”. Il pensiero comune è che sia necessario prendere in considerazione il solo fattore umano o l’avidità dei datori di lavoro.
Negli anni l’industria ha sviluppato diversi modelli a supporto delle indagini sugli incidenti, che possono essere utilizzati efficacemente per la valutazione dei rischi e progettare la sicurezza. In Italia non consideriamo il lavoro teorico che è alla base delle prassi, quando altrove, queste cose sono i fondamenti per chi esercita una professione nell’ambito della sicurezza.
In questo seminario adotteremo un approccio sistemico per approfondire le cause degli eventi non voluti, allo scopo di individuare le lacune che sono presenti nelle organizzazioni per potere prevenire le perdite.
Discuteremo inoltre quali sono i principali motivi che limitano le organizzazioni nella conduzione delle indagini per incidenti.
Infine, analizzeremo alcuni incidenti avvenuti realmente per mettere alla prova le teorie e i modelli.

Questo è il link per iscriverti al webinar organizzato da AIAS Academy.

Come si fa una indagine per un incidente o un infortunio

L’analisi delle cause degli incidenti è un processo ben definito dalle buone pratiche industriali. In caso di incidente il primo passo è quello di rispondere ai rischi immediati, soccorrendo le persone che sono state coinvolte e mettendo in sicurezza l’area….

Se vuoi approfondire, segui il link: Troppi infortuni: cosa fare con la sicurezza sul lavoro in Italia? | Teknoring

Il rapporto tra il coordinatore e l’RSPP: quattro scenari – webinar

Non si può dire che il Titolo IV del Decreto Legislativo 81/2008 abbia avuto un particolare successo: il recepimento italiano della direttiva 92/57/CEE è una norma involuta, che è stata scritta da qualcuno che non aveva particolari conoscenze relative al settore economico che andava a regolamentare.

Per questo motivo, è stata calata dall’alto nel mondo dell’edilizia, con il semplice effetto di creare un nuovo processo, che si è affiancato a quelli esistenti, senza influenzarli più di tanto, al netto di poche esperienze positive, che risaltano tanto più in quanto svettano in un panorama di mediocrità desolante. Tra le varie cose, l’interfaccia tra gli obblighi previsti dal Titolo I, che stabilisce i criteri con i quali è necessario organizzare l’azienda con l’obiettivo della protezione e prevenzione dei rischi, e quelli previsti dal Titolo IV, relativo ai soli cantieri temporanei e mobili, è di difficile interpretazione.

Il Titolo I e il Titolo IV del D.Lgs. 81/2008 sono intesi gestire due condizioni distinte, che però in alcune situazioni possono sovrapporsi. Questo corso individua le situazioni in cui il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e il Coordinatore per la sicurezza possono entrare in contatto, e analizza gli obblighi e le responsabilità di queste figure, a seconda dei punti di vista:

  • il RSPP di una impresa di costruzioni, e il Coordinatore di un progetto in cui questa opera;
  • il RSPP di uno stabilimento industriale, e il Coordinatore delle opere edili che vengono eseguite al suo interno.

Online il 25 giugno con AIAS ACADEMY, info qui: https://lnkd.in/de4ivFs

ISO/PAS 45005: linee guida per la gestione della pandemia – la registrazione del webinar

È stata pubblicata la registrazione del webinar sulle linee guida ISO/PAS 45005 sulla gestione della pandemia, che si è svolto il 19 marzo 2021.

L’instant-ebook sulla ISO/PAS 45005:2020 General guidelines for safe working during the COVID-19 pandemic

ISO/PAS 45005, linee guida per la gestione della pandemia | Sistema Sicurezza Ambiente

HSE Manager Wolters Kluwer Italia Pandemia: nuova linea guida internazionale | LinkedIn

I near miss | HSE Manager Wolters Kluwer

I near-miss sono eventi pericolosi che, per una combinazione di fattori spaziali e temporali, non hanno prodotto danni né alle cose né alle persone. Una delle condizioni più frustranti per un HSE Manager è quella di implementare un processo per la raccolta dei near miss: è molto difficile farlo funzionare, perché i lavoratori vedono la segnalazione dei near miss come una delazione o l’autodenuncia della loro stessa incapacità. Noi sappiamo che non è così, ma come possiamo fare?

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